UNIVERSITA' POPOLARE DI BOLOGNETTA

UNIVERSITA' POPOLARE DI BOLOGNETTA
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07/05/10

BOLOGNETTA RACCONTATA DA FRANCESCO LOMBINO


BOLOGNETTA

CENNI STORICI, RICCHEZZE PAESAGGISTICHE, STORICHE , CULTURALI, CULINARIE
FESTE TRADIZIONALI, RELIGIOSE E RICORRENZE ANNUALI


Bolognetta, fondata nel lontano 1600, nell’antico feudo Casaca per volere del ricco mercante genovese Marco Mancino, è un Comune di circa 3600 abitanti adagiato sul lieve pendio di Cozzo Guardiola a 300 s.l.m., dista da Palermo circa 25 km e ha un clima decisamente mite con un estate lunga e calda.
L’abitato originario del paese, denominato Santa Maria D’Ogliastro, si sviluppò intorno ad un fondaco che costituiva un luogo di sosta e ristoro per quanti, percorrendo la reggia trazzera, si avviavano verso l’interno della Sicilia partendo da Palermo.
E’ proprio in quel crocevia di vie, di mulattiere e di trazzere che attraversavano ad ogni angolo il Feudo Casaca che si sviluppò presto un grande traffico di uomini e merci e conseguentemente sorsero via via i primi insediamenti.
La costruzione tipica del nuovo insediamento era a vano unico: umili tuguri col pavimento in terra battuta o “balate” che, oltre al riparo delle persone, servivano anche per il ricovero degli animali.
Tra i primi edifici costruiti vi è la Chiesa Madre, dedicata alla Madonna del Carmelo, edificata nel periodo di fondazione del paese (1603) e restaurata e ampliata, come leggesi all’interno della Chiesa stessa su iscrizione latina, nel 1785 ad opera di Marco Mancino IV.
La Chiesa, posta in scenografica posizione, si erge al termine di una scalinata e prospetta su una piccola piazza dalla forma triangolare.
Ad unica navata, ha subìto nel tempo numerosi e devastanti restauri che ne hanno stravolto le forme originarie. Il portale, realizzato nel 1993 dall’artista Biagio Governali, è un altorilievo in stile classico-figurativo diviso in dodici pannelli raffiguranti simbologie ed allegorie cristiane. All’interno della Chiesa vi sono numerose opere di pregio.
L’interno della Matrice conserva nell’Altare Maggiore il gruppo scultoreo della Madonna con Bambino. La statua è stata attribuita alla scuola del Bagnasco seconda metà dell’ottocento.
A Sant’Antonio da Padova, patrono di Bolognetta è dedicata la tela ad olio dei primi dell’ottocento di autore ignoto. Di Fra’ Umile da Petralia è considerato il settecentesco Crocifisso alla destra della navata. Il capolavoro della Chiesa Madre è conservato negli uffici attigui alla chiesa: l’intenso olio della prima metà del ‘600 raffigurante Gesù che porta la croce, attribuito allo Zoppo di Ganci.
Da menzionare la Chiesa del SS. Sacramento, comunemente denominata Chiesa dell’Oratorio sita di fronte la piazza di Palma De Gandia.
Ad unica navata, l’edificio religioso è un buon esempio di restauro conservativo.
Di fronte, come suddetto, la piazza Palma De Gandia che, corredata da moderno arredo urbano, mostra al centro una scultura bronzea raffigurante due bambini che fanno il girotondo, posti a simbolo del patto di fratellanza e gemellaggio realizzato nel 1989 dal Comune di Bolognetta con quello di Palma, nella Contea di Valencia, in Catalogna.
Alle spalle della Chiesa dell’Oratorio in via Diaz vi è la Casa Museo della Vita Contadina dedicata al recupero della locale tradizione etno-antropologica;
Voluta nel 1985 dall’Amministrazione Comunale ai fini di marcare le identità culturali del paese e rinsaldare i rapporti tra vecchia e nuova generazione, all’interno il museo conserva tutt’oggi le caratteristiche tipiche della struttura della casa contadina di inizio 900, la cosiddetta casa terrana, comprendente un unico ambiente sito a piano terra ove sono raccolti, oltre agli arredi e alle suppellettili, i tipici oggetti relativi alla cultura agricola utilizzati sino a qualche decennio fa nell’ambito dei cicli agricoli del grano, dell’uva e dell’olio, colture portati dell’economia della Bolognetta di una volta.
Interessante nel prospetto principale del piccolo edificio, l’importante grondaia in coppi dai profili obliqui, caratteristica peculiare delle locali case contadine di un tempo oramai purtroppo murate in edifici più moderne e funzionali.
Il Museo della Casa Contadina è visitabile anche con orari concordati, con visite guidate offerte dal valido personale della Biblioteca Comunale cui fa capo il suddetto Museo.
Numerosi sono i visitatori che si recano ogni anno in visita alla Casa Contadina, sia singoli privati che scolaresche e/o associazioni culturali.
Non di rado in questi ultimi anni la Casa Contadina di Bolognetta è stata oggetto di studio e di tesi universitaria da parte degli studenti dell’universita’ degli studi di Palermo, soprattutto studenti della Facolta’ di lettere e filosofia con indirizzo etno-antropologico, vuoi per la diretta e “immediata” fruizione del luogo vuoi per la completezza e originarieta’ del sito.
La Casa Museo della Vita contadina di Bolognetta è ormai da anni inserita in un itinerario socio-turistico ben rodato, che vanta, come detto, numerosi visitatori ed estimatori;
Molti sono infatti i depliant e le guide turistiche regionali, nazionali e non solo che ne fanno menzione cosi’ come diversi sono i siti on line tematici che ne parlano, uno per tutti il Touring Club Italiano Musei 2008.
Di recente una troupe coreana si è recata in visita alla casa museo, dichiarando di averne preso contezza tramite sito internet specializzato.
Adiacente alla casa-museo è la palazzina inizio secolo dei Saverino dall’elegante prospetto liberty.
Vicino alla casa comunale c’è il “malasenu”, vestigia di quello che fù il magazzino per eccellenza della vecchia Ogliastro.
Meritano una menzione a parte i numerosi manufatti in pietra custoditi all’interno del cortile della locale scuola dell’infanzia, quasi un vero e proprio museo lapideo a cielo aperto;
Tali manufatti, risalenti a qualche secolo addietro, rappresentano essere macine e basi di frantoio, testimonianza della cultura materiale e delle attivita’ produttive locali.
Sul lato opposto rispetto al Palazzo Comunale è l’ottocentesca residenza signorile della famiglia Monachelli il cui casato ebbe un ruolo portante per la città dalla prima metà dell’800 al 1950. Sul terrazzo del palazzo svetta un originale posto di vedetta in ferro in stile anni 60 con scala a chiocciola e terrazza. Tale osservatorio era utilizzato dai possidenti per controllare il lavoro dei campi.
L’odierna Bolognetta è meta di visitatori amanti della buona cucina; la strada che conduce al paese è infatti costellata da tanti ristoranti e trattorie e ultimamente da strutture agrituristiche che propongono specialità tipiche della nostra cucina siciliana.
Infatti l’economia locale una volta, totalmente basata sull’agricoltura ( grano, ortaggi, vigne e ulivi legumi) vede oggi l’incrementarsi di aziende viti-vinicole, oleifici, di grossi centri per il trattamento e la commercializzazione delle carni, di industrie per la lavorazione dei materiali edilizi e delle ceramiche.
Tante inoltre le attivita’ commerciali, tra esse –come detto- i ristoranti e le strutture agrituristiche noti per l’accoglienza e la qualita’ dei loro prodotti che hanno come destinatari palermitani che, data la vicinanza al capoluogo e l’amenita’ del posto, scelgono da sempre Bolognetta quale localita’ di ristoro.
Diverse anche le strutture recettizie, quali Hotel,motel e da ultimi i Bed&Brekfast
Si puo’ ben dire che la storia si ripete: La vecchia Ogliastro nacque, in illo tempore, come luogo di riposo e ristoro e tale peculiarieta’ ha marcato nel tempo la ragion d’essere della vita del paese, rappresentando un leit-motiv, un filo conduttore nella storia e nello sviluppo del paese stesso.
La vocazione turistica della cittadina si deve anche alla sua felicissima posizione strategica, alla prossimità del paese a luoghi di particolare fascino, quali le Terme Arabe, una delle poche originali vestigia arabe non “contaminate” dalle maestranze normanne, il Castello di Cefala Diana o il Bosco della Ficuzza, oggi riserva naturale, una volta area venatoria di Ferdinando II di Borbone, dove è possibile visitare la Reale Casina, dimora del regnante Borbone durante le sue battute di caccia.
Per rimanere all’interno dei confini del paese come non citare le non poche masserie che punteggiano le campagne bolognettesi; alcune ancora in buono stato di conservazione. Spesso le si individuano solamente perché si ergono al centro di una macchia più verde di vegetazione, o perché segnalate da alberi più alti. Non fosse per questi segni cromatici, probalmimente la loro “discrezione” architettonica ce le renderebbe quasi invisibili.
Fra le masserie ormai ristrutturate e riconvertite da citarsi il bel Baglio degli Ulivi, noto agriturismo, e la masseria di Tumminia dei baroni Di Salvo la cui struttura risale al 700, ha subito un ottimo restauro conservativo ed è anch’ esso un rinomato agriturismo. Nel cortile spicca un originale acciottolato con pietre disposte geometricamente. La scala a due rampe che conduce agli appartamenti padronali rammenta i sontuosi ingressi di ville di campagna di inizio 800.
Merita un escursione sicuramente la piccola cascata della grotta di S. Nicola in contrada Torretta, ove è possibile visitare alcune zone ancora incontaminate, decisamenti meritevoli di essere visitati,
Percorrendo la provinciale che da Bolognetta conduce a Misilmeri, nei pressi delle sorgenti del fiume Eleuterio si scorgono ancora oggi i muri della masseria Risalaimi, che dal XII al XIX secolo garantì la farina del suo mulino e le preghiere della sua chiesa a tutti i contadini delle terre dei dintorni.
Un cenno ai prodotti tipici di Bolognetta: il grano, l’uva, l’olio, il formaggio, gli ortaggi, e i legumi. Diverse sono le specialita’ gastronomiche che sicuramente hanno un peso piu’ che positivo al “successo”attrattivo di Bolognetta.

· Tagghiarini e lasagne( Pasta di casa lavorata a mano);
· Pani cunsatu. ( Pane di grano duro condito con olio, sarde salate, spezie e formaggio);
· Pasta con le sarde e finocchi selvatici;
· Sfinciuni.( Focaccia rustica con cipolla, pan grattato, formaggio e pomodoro);
· Vucciddata ( Buccellati, dolci di natale);
· Cassateddi( Cassatine di farina e uova cotte al forno e condite con ricotta).

Una specialita’ proprio di Bolognetta sono i liquori.

Ricco ed articolato il calendario delle attivita’inerenti feste ed eventi:
· 6 Gennaio: “Epifania nella Casa Contadina”durante la quale il museo etrno-antropologico diventa il nucleo centrale del Presepe vivente che si snoda lungo le vie adiacenti. La manifestazione comprende e garantisce la degustazione di prodotti tipici locali quali ricotta, “calia”, “semenza” “Pani ca meusa” “ carrube”etc.
· “Carnevale Bolognettese”. Sfilata di carri allegoristici allestiti dalle locali associazioni culturali/ricreative su patrocinio del Comune con distribuzione e degustazione delle tradizionali e succulente Sfinge, sia vuote che ripiene di crema di ricotta locale, il tutto condito con tanta allegria e “Pittiddi” a volontà.
· 19 Marzo: “Tavulata di San Giuseppe”. L’omonima confraternita allestisce la cosiddetta tavulata, sulle orme di antica tradizione, una volta costituita da panini e paste di finocchio, lenticchie e fagioli e dolci donati ai poveri.Oggi, ben oltre le tradizioni culinarie locali, la tavulata è ricca di ogni prelibatezza e ben di Dio.
· 13 Giugno: Festa del Patrono Sant’Antonio di Padova con la caratteristica “ Vulata di l’ancili”.In questa occasione nelle strade di Bolognetta si svolge una solenne processione.Il grande simulacro in legno sino a qualche decennio fa era situato su vara in legno portata a spalla da 16 ragazzi scelti in base a una gara.Sulla statua lignea sono fissati i moltissimi luccicanti ex voto storici donati dai fedeli,tradizione popolare che continua ad essere mantenuta.La processione si conclude con lo scoppiettio dei giochi pirotecnici.La medesima rappresentazione religiosa si tiene contemporaneamente a Garfield, negli USA per volontà dei tanti bolognettesi emigrati. La cittadinanza di bolognetta, gia’dal primo mattino è allietata dalle note della musica bandistica.
· Agosto. “Settimana della Serenita’” Appuntamento attesissimo non solo da parte dei Bolognettesi e dei sui numerosissimi villeggianti ma anche dagli abitanti dei paesi limitrofi. In questa settimana il paese diviene teatro di innumerevoli eventi e manifestazioni culturali, ricreative e sportive richiamando tanti turisti, con serata clou garantita dalla presenza di Artisti musicali e non solo.
All’interno della “Settimana della Serenita’” merita una menzione particolare “La Sfilata dei diciottenni” su carrozze e/o auto d’epoca cabrio, e la “Notte Bianca”.
· Settembre.”Sagra della salsiccia”. Nella cornice della Piazza Caduti, degustazione di salsiccia alla brace ( e non solo..) innaffiata con buon vino locale, musica e tanta allegria.

Tutti i suddetti eventi e le manifestazioni su elencate, sono suffragate, al di la’ del patrocinio del Comune, dalla partecipazione attiva e fattiva della locale Pro-loco , associazione che da anni rappresenta e offre una valida vetrina di immagine e di promozione di Bolognetta .

Un cenno alla Biblioteca Comunale, la quale, con un patrimonio di piu’ di 20.000 tra libri e riviste,è divenuta nel tempo vero e proprio centro polivalente, importante luogo di cultura e promozione per tutti i paesi del circondario;
Polo culturale, istituito nel 1978, consta di una sezione ragazzi dotata di piu’ di 3000 volumi, di una ricchissima sezione periodici e di una importante ludoteca, dell’archivio storico, del servizio consultazione gazzette regionali, di una videoteca con piu’ di 1500 fra DVD e cassette vhs, di una fototeca e di collegamento internet.
Nelle spaziose e ordinate sale della Biblioteca vengono allestite mostre ed organizzate convegni, presentazioni di libri, incontri periodici con poeti e scrittori, videoproiezioni e cineforum.

Di recente istituzione l’Universita’ Popolare di Bolognetta, associazione che si prefigge quale scopo precipuo l’abbattimento delle barriere fra le nuove e vecchie generazioni, proponendosi quale fucina di studio e approfondimento con indizione di qualificati corsi monotematici su diverse materie oggetto di studio.

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